Uno strano concetto di amicizia

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Uno strano concetto di amicizia è un disco di incontri, perché quando la passione brucia, la luce si vede da lontano e ci si riconosce, si parla la stessa lingua.

Due anni di lavoro, di incontri e di contaminazioni musicali.
Più di 30 musicisti coinvolti da tutta la Sardegna.

Il disco, anticipato da un video di presentazione (regia di Roberto Achenza – Videomaker ) uscito il 23 Aprile 2016 per Officine Musicali Sassari.

Per spiegare cosa è “uno strano concetto di amicizia” mi farò aiutare da Carl Gustav Jung, che con me si sarebbe sicuramente divertito.

Uno strano concetto di amicizia è un progetto personale:

L’attributo “personale” esprime l’esclusiva appartenenza a questa determinata persona.
Gli uomini “personali” sono sempre sensibilissimi, perché molto facilmente accade che
qualcosa rechi alla loro coscienza un frammento sgradito del loro carattere reale o
individuale”. 

Uno strano concetto di amicizia è un progetto collettivo:

La moltitudine di possibilità della psiche collettiva agisce sconcertando e abbagliando.
Col dissolvimento della Persona avviene infatti uno scatenamento della fantasia
involontaria, che evidentemente non è altro che l’attività specifica della psiche collettiva.
Questa attività porta alla coscienza contenuti la cui esistenza era prima insospettata.

Però, via via che cresce l’influenza dell’inconscio collettivo, la coscienza perde il suo
potere direttivo, viene a sua volta inavvertitamente diretta, in quanto un processo
inconscio e impersonale assume a poco a poco la direzione.

Maurizio Casu, uno strano concetto di amicizia, 23 aprile 2016-3