Ciò che inferno non è

Un brano con il quale io e Anna avremmo dovuto partecipare ad un concorso indetto dal Presidio Don Pino Puglisi Ozieri – Libera Contro le Mafie, poi rinviato ed infine annullato causa Covid-19.
Un omaggio a Don Pino Puglisi, ucciso il giorno del suo compleanno dalla mafia.
Lo condividiamo così come lo abbiamo presentato alle selezioni del concorso, registrato quasi in presa diretta alle officine musicali di Sassari da Antonio Maciocco.

Testo e musica di Maurizio Casu
Maurizio Casu: voce, chitarra
Anna Casu: tastiera

Padre Pino che stai per le strade d’inferno
salva un giovane al giorno per cambiare il mondo.
Prenditi cura della bellezza alla ricerca
di ciò che inferno non è.
Padre pino che stai fra il cortile e la scuola
le tue parole al sole come dardi d’amore
Padre nostro questa camera è un porto, la nostra salvezza
ciò che inferno non è
Padre Pino
buon compleanno
la mafia trema
al tuo sorriso.
Un passo dopo l’altro
se ognuno fa qualcosa
vedrai che qualcosa succederà.

PRESENTAZIONE DEL BRANO
Il nostro brano “Ciò che inferno non è” prende in prestito il titolo dal libro di Alessandro D’Avenia che a sua volta citava “Le città invisibili” di Italo Calvino.
“L’inferno dei viventi (…) è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni … Due modi ci sono per non soffrirne. (…) accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più (…) Il secondo (..)cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo
durare, e dargli spazio”.
L’intento del brano è quello di raccontare in poche righe di testo il modo di stare al mondo di Pino Puglisi.

“Padre Pino che stai per le strade d’inferno
salva un giovane al giorno per cambiare il mondo.
Prenditi cura della bellezza alla ricerca
di ciò che inferno non è.”
La prima quartina indaga sul metodo, partire dai giovani per sensibilizzare e cambiare il mondo.

“Padre pino che stai fra il cortile e la scuola
le tue parole al sole come dardi d’amore
Padre nostro questa camera è un porto, la nostra salvezza
ciò che inferno non è”
La seconda quartina è più biografica, ci parla dei luoghi di azione, il cortile e la scuola.

“Padre nostro questa camera è un porto…”
cita la preghiera (come in tutto il brano) ma nello specifico parla del Centro di Accoglienza Padre Nostro a Palermo.

“Padre Pino
buon compleanno
la mafia trema
al tuo sorriso.”
Il falso epilogo parla del suo ultimo giorno, un sorriso che fa tremare la mafia intera e lancia una speranza per il futuro che riparte con la coda del brano… una semi citazione dello stesso Padre Pino.

“Un passo dopo l’altro
se ognuno fa qualcosa
vedrai che qualcosa succederà.”

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